IL PROSECCO
Il Prosecco è un vino fruttato e fragrante,
ottenuto dalle uve di un vitigno rustico e vigoroso.
IL PROSECCO
Il Prosecco è un vino fruttato e fragrante, ottenuto dalle uve di un vitigno rustico e vigoroso, il Glera. Il colore giallo paglierino con riflessi verdognoli deriva dai ricchi grappoli dorati; offre un bouquet intenso di mela golden, agrumi, vegetale fresco, con sentore di glicine e acacia.
L'IMPORTANZA DELLA DENOMINAZIONE
- DOC – Denominazione di Origine Controllata
- DOCG – Denominazione di Origine Controllata e Garantita
DOC e DOCG sono designazioni riconosciute ai vini prodotti in specifiche aree geografiche, selezionate per le loro caratteristiche di unicità e qualità. Per fregiarsi della classificazione, i prodotti devono essere conformi alle norme di un Disciplinare redatto in base al rispetto delle tradizioni, alla tipologia dei vitigni utilizzati, all’effettivo legame storico con il Territorio.
Gli standard della DOCG sono molto simili a quelli della DOC, ma più severi ai fini del riconoscimento.
La DOCG prevede rigorosi controlli di qualità da parte di incaricati autorizzati dal Governo, che accordano l’applicazione del Sigillo di Stato sulle bottiglie.
Il Prosecco rientra nella denominazione DOC dal 1969. A metà del 2009, una revisione del Disciplinare stabilì che il Prosecco non era semplicemente un “tipo di vigna”, ma un territorio ben delimitato e classificato come Conegliano-Valdobbiadene.
Il Disciplinare DOCG prevede normative estremamente severe:
Le uve devono provenire esclusivamente da vigneti situati nell’area definita dalla Legge.
La qualità di produzione deve essere strettamente conforme alle norme previste.
La spumantizzazione e l’imbottigliamento possono avvenire solo in provincia di Treviso.
È obbligatoria l’applicazione del Sigillo di Stato.
LE FASI DELLA VINIFICAZIONE
RACCOLTA A MANO DEI GRAPPOLI
CARICAMENTO UVA INTERA
SPREMITURA
PRIMA FERMENTAZIONE
Dopo la decantazione, la parte limpida del mosto, con l’aggiunta di lieviti autoctoni selezionati, dà inizio alla fermentazione alcolica che si svolge per circa 10-12 giorni in vasche d’acciaio a una temperatura costante di 15-18 gradi.
TRAVASI
FILTRAGGIO ISOBARICO
PRESA DI SPUMA SECONDA FERMENTAZIONE
La presa di spuma consiste nella formazione del perlage del prosecco e si verifica in maniera lenta e graduale dai 40 ai 90 giorni, durante i quali avviene la rifermentazione del vino base nell’autoclave, dove viene introdotto con l’aggiunta di zucchero di canna e lieviti autoctoni selezionati.
Il Metodo Martinotti detto anche Metodo Italiano prevede la fermentazione secondaria in autoclave. La formazione di anidride carbonica avviene biologicamente, grazie all’azione di lieviti selezionati che trasformano gli zuccheri in alcool. Il mosto fermenta lentamente in recipienti di acciaio inox pressurizzati. Per ottenere un giusto equilibrio tra gusto, aroma, eleganza, consistenza e finezza del perlage, il vino viene mantenuto in autoclave da un minimo di 20 giorni per i frizzanti, fino a un massimo di 6 mesi per il Cru.
Questo metodo si basa sulla fermentazione del vino in autoclave, ovvero dei grandi contenitori pressurizzati molto simili a grandi silos di acciaio inox, a temperatura controllata, che mantengono intrappolata al loro interno l’anidride carbonica. Da questo processo di vinificazione si ottengono vini freschi e profumati grazie anche ai vitigni utilizzati, prevalentemente aromatici, per consentire una forte estrazione di aromi e sapori in un lasso di tempo decisamente molto più contenuto rispetto al Metodo Classico.
RAFFREDDAMENTO
ULTIMA FILTRAZIONE
IMBOTTIGLIAMENTO
LA NOSTRA SELEZIONE
LAU
Prosecco Valdobbiadene
D.O.C.G.
Il vitigno è Glera, le vigne sono di età superiore a 45 anni.
La vendemmia, rigorosamente a mano, avviene fra il 15 e il 30 settembre.
La vinificazione prevede pressatura soffice, flottazione dei mosti, fermentazione a 17-18°, affinamento e sosta su fecce di lievito nobili per 4-5 mesi. La fase successiva, la cosiddetta presa di spuma, comporta 40 giorni in autoclavi di acciaio inox; temperatura di rifermentazione, stabilizzazione e microfiltrazione prima dell’imbottigliamento.
Il termine dry significa “asciutto”, ma il nome “extra asciutto” può risultare fuorviante perché il sapore è morbido e fragrante.
Il prosecco Extra Dry ha infatti un residuo zuccherino che varia tra i 12 e i 17 grammi per litro, tale da avvolgere il palato con le sue note fruttate, in particolare di mela Golden.
Il colore è paglierino brillante, ravvivato dal fine perlage. Al naso un delicato aroma floreale ricorda il glicine e la rosa.
Servito a 6-8°, è ideale da gustare come aperitivo.
Si sposa bene anche con piatti dai sapori delicati, a base di pesce, frutti di mare o carne bianca.
“LAU” è il nome che abbiamo scelto in onore di Laura, la nostra mamma,
la nostra ispirazione.
AMIA
Prosecco Rosé D.O.C.
Il disciplinare ha inserito la nuova tipologia “Prosecco spumante rosé”, che in base a quanto previsto dagli articoli deve possedere specifiche caratteristiche.
Si ottiene da uve provenienti da uve Glera (da 85 a 90%) e Pinot nero (da 10 a 15%). Una volta raccolte, rigorosamente a mano, le uve vengono sottoposte a pressature soffice, decantazione statica, e vinificazione separata: fermentazione a 18° con lieviti selezionati per la Glera e macerazione in rosso per il Pinot Nero.Il blend della base rosé viene creato prima della seconda fermentazione in autoclave con il metodo Martinotti (60 giorni).
Il colore è tenue, il perlage sottile e persistente, il profumo fragrante, con delicate note di frutti rossi. Si tratta di un vino morbido, leggero ed equilibrato, dal sapiente connubio fra acidità e amabilità.
Va servito a una temperatura di 6-8° e si accompagna molto bene a formaggi freschi e piatti di pesce, dagli antipasti con crostacei
ai primi.
“AMIA” nel gergo dialettale significa zia ed è anche un’espressione colloquiale che invita a lasciar correre; uno spicchio di Veneto,
come siamo noi.
LAU
Prosecco Valdobbiadene
D.O.C.G.
Il vitigno è Glera, le vigne sono di età superiore a 45 anni.
La vendemmia, rigorosamente a mano, avviene fra il 15 e il 30 settembre.
La vinificazione prevede pressatura soffice, flottazione dei mosti, fermentazione a 17-18°, affinamento e sosta su fecce di lievito nobili per 4-5 mesi. La fase successiva, la cosiddetta presa di spuma, comporta 40 giorni in autoclavi di acciaio inox; temperatura di rifermentazione, stabilizzazione e microfiltrazione prima dell’imbottigliamento.
Il termine dry significa “asciutto”, ma il nome “extra asciutto” può risultare fuorviante perché il sapore è morbido e fragrante.
Il prosecco Extra Dry ha infatti un residuo zuccherino che varia tra i 12 e i 17 grammi per litro, tale da avvolgere il palato con le sue note fruttate, in particolare di mela Golden.
Il colore è paglierino brillante, ravvivato dal fine perlage. Al naso un delicato aroma floreale ricorda il glicine e la rosa.
Servito a 6-8°, è ideale da gustare come aperitivo. Si sposa bene anche con piatti dai sapori delicati, a base di pesce, frutti di mare o carne bianca.
“LAU” è il nome che abbiamo scelto in onore di Laura, la nostra mamma, la nostra ispirazione.
AMIA
Prosecco Rosè D.O.C.
Il disciplinare ha inserito la nuova tipologia “Prosecco spumante rosé”, che in base a quanto previsto dagli articoli deve possedere specifiche caratteristiche.
Si ottiene da uve provenienti da uve Glera (da 85 a 90%) e Pinot nero (da 10 a 15%). Una volta raccolte, rigorosamente a mano, le uve vengono sottoposte a pressature soffice, decantazione statica, e vinificazione separata: fermentazione a 18° con lieviti selezionati per la Glera e macerazione in rosso per il Pinot Nero. Il blend della base rosé viene creato prima della seconda fermentazione in autoclave con il metodo Martinotti (60 giorni).
Il colore è tenue, il perlage sottile e persistente, il profumo fragrante, con delicate note di frutti rossi. Si tratta di un vino morbido, leggero ed equilibrato, dal sapiente connubio fra acidità e amabilità.
Va servito a una temperatura di 6-8° e si accompagna molto bene a formaggi freschi e piatti di pesce, dagli antipasti con crostacei ai primi.
“AMIA” nel gergo dialettale significa zia ed è anche un’espressione colloquiale che invita a lasciar correre; uno spicchio di Veneto, come siamo noi.