Si avvicinano le festività e con loro le occasioni per brindare. Vi presentiamo una promozione e un regalo, ripercorrendo l’impegno di un biennio nei confronti delle donne.
Vite in Rosa non “vende bottiglie di vino”.
Le nostre bottiglie racchiudono le nostre essenze ed emozioni, il nostro vissuto e i nostri sogni, raccontano i segreti dei nostri vini e delle nostre storie personali.
Siamo un’azienda di donne e ci dedichiamo in modo particolare alle donne, con costanza e coerenza. In questi due anni ci siamo impegnate molto, concretamente, per coinvolgere le donne con opportunità legate al vino. Leggendo l’articolo ripercorrerete insieme a noi i passi fatti, una sorta di carrellata.
Subito vi diciamo che abbiamo scelto di devolvere il 5% delle vendite
ai centri antiviolenza sulle donne
della provincia di Treviso
e non solo per il periodo natalizio,
ma anche in futuro.
Regalare le nostre bottiglie diventa un gesto nobile per sé stessi e un dono materiale per altri. Le nostre bollicine daranno un contributo economico alle donne, sensibilizzeranno chi le riceverà in dono e sigleranno le vostre feste, così come i momenti per celebrare con leggerezza un evento gioioso, o semplicemente rendere speciale un qualsiasi giorno.
Nel mese di dicembre una promozione speciale
vi è stata destinata,
scrivete a info@viteinrosa.it
per scoprirla.
La donazione del 5% delle vendite si somma a una serie di iniziative
a favore delle donne
che abbiamo portato avanti
insieme a persone che condividono
con noi gli stessi valori.
Con Spazio Donna di Treviso, con Nadia Paccagnan della cooperativa La Esse, con il supporto dell’assessore Gloria Tessarolo e di 18 Comuni del trevigiano, abbiamo dato il via nel luglio scorso ad un corso di viticoltura gratuito aperto a tutti, in particolare alle donne che cercavano un impiego che avesse flessibilità di giorni e orari.
Abbiamo stretto una partnership a Morgano (Treviso) nella settimana di eventi durante la settimana dedicata alla campagna contro la violenza sulle donne.
Con Francesca Neroni, Presidente di Progetto Donne del Veneto, abbiamo collaborato in varie occasioni, tra cui il festival Treviso Città per le Donne partecipando nel bellissimo Palazzo dei Trecento alla tavola rotonda sull’imprenditoria femminile.
Insieme a Michela De Faveri abbiamo dato il nostro contributo con il brindisi alla presentazione del libro di Luca Raffaelli “Lo Spazio Dentro”. Il libro usa come espediente narrativo la chat – profonda, romantica, struggente, erotica, divertita, drammatica – attraverso cui una donna e un uomo scoprono di potersi raccontare nell’intimità grazie all’anonimato: a poco a poco, attraverso le parole e le emozioni, riescono a confessare quello che tenevano nascosto.
Questo ci ha stimolate ad avviare un canale, aperto alle donne (ma non solo) che stimolasse il Coraggio di raccontarsi, esprimendosi anche in anonimato. Abbiamo creato un’apposita sezione nel nostro Blog – Coraggio appunto – dove raccogliamo e pubblichiamo le confidenze.
Da cosa nasce cosa: insieme a Spazio Donna, La Esse, il supporto dell’assessore Tessarolo e del presidente delle pari opportunità, stiamo iniziando un nuovo progetto intitolato “Il Coraggio” per portare le donne in difficoltà a raccontarsi attraverso la scrittura (anche in modalità anonima) per liberarsi da pesi, giudizi, pensieri e condividerli in gruppo. Ogni testimonianza è preziosa, ha un potente valore da trasmettere e la scrittura può essere una forma di autoguarigione e mutuo aiuto.
Abbiamo avviato una collaborazione con Hucky e Restarther, società no profit che crea networking con una community e racconta di donne nel lavoro.
Con Lorena Daldin e Franca Tamai, artiste del trevigiano, abbiamo animato l’evento “Un Verso, Un Sorso”.
Per il secondo anno saremo testimonial dell’Agenda Doppio Tempo, rappresentando il mese di settembre (quello della vendemmia!). Grazie per la collaborazione alla Dottoressa Silvia Milani, donna di grandi sentimenti. L’agenda, dedicata alla parità di genere, è uno strumento per ripercorrere, nel calendario dell’anno, la storia della parità di genere e rendere il giusto tributo alle donne protagoniste del cambiamento e portatrici di valori autentici su cui si fonda una società più equa e inclusiva.