Le colline dove si coltiva l’uva per il prosecco, nei dipinti dei maestri del Rinascimento italiano
Nel Quattrocento le colline di Conegliano Valdobbiadene sono state immortalate e ben riconoscibili. Il vino su questi dolci pendii si produce proprio dal V secolo.
L’uva Glera, base del prosecco, si coltiva nelle colline intorno a Conegliano Valdobbiadene dal V secolo, tanto che a metà ‘800 venne fondata proprio qui la prima Scuola Enologica Italiana.
Le colline, il cui paesaggio è stato candidato come Patrimonio dell’Umanità, sono uno scenario inconfondibile, dove è evidente la mano dell’uomo, che ha modulato la natura con armonia e ordine. Ebbene, questo paesaggio è stato immortalato persino dai pittori del Rinascimento.
Giovanni Bellini (1430-1516) e Giovanni Battista Cima da Conegliano (1459-1518) ritraggono nelle tele evidenti citazioni del paesaggio collinare, con chiari caratteri tanto nella vegetazione quanto nell’architettura.
Bellini ha fissato punti di riferimento che sono diventati scuola per molti pittori; paesaggi incantati, colline alberate, profili lontani di catene alpine, città murate e fortificazioni sono stati lo sfondo di ritratti con specifiche posture, volti, posizione delle mani femminili, atteggiamenti del Bambin Gesù. Un esempio ne è Gerolamo da Santacroce (nella foto a inizio articolo).
Cima da Conegliano – che nasce e muore a Conegliano ma trascorre la maggior parte della carriera artistica a Venezia – si lascia ispirare da Bellini, così come da Antonello da Messina. È considerato “l’artista del paesaggio” e le mostre che sono state organizzate in Italia celebrano il suo talento, gli tributano quel riconoscimento che un po’ è mancato nei testi liceali.
Di Cima da Conegliano citiamo l’opera Sant’Elena, dove il verde delle colline si dispiega alle spalle della santa, cornice insieme al cielo della silhouette che si aggrappa alla croce come a un’ancora di salvezza.
Rivela la sua grandezza pittorica La Madonna in trono con il Bambino, dove si possono ammirare, dietro la staticità perfetta delle figure umane, quasi trattenute nei loro movimenti, i colori e le forme sinuose delle colline.
Alcuni maestri del Rinascimento hanno onorato il territorio coneglianese, tanto che è possibile costruire una sorta di itinerario del loro passaggio, tra Conegliano e Asolo, tra Serravalle e Marca Trevigiana.
Noi abbiamo la fortuna di vivere e operare in questo territorio, la cui evoluzione in distretto spumantistico è nota in tutto il mondo. Passate a trovarci